sono infermiera neolaureata, è vero, l'autonomia dell'infermiere c'è, ma purtroppo ancora non si vede...questo per il retaggio culturale che la sanità, i pazienti e anche il personale ospedialiero italiano si porta dietro da moltissimo tempo che vede la figura del medico ancora sotto una chiave paternalistica (ne è anche un esempio a parere mio parte della risposta di tod che definisce il medico come "capo" per la quale io non sono d'accordo: il medico non è il capo, è vero le conoscenze del medico sono obiettivamente superiori e piu approfondite di quelle dell'infermiere, ma medico e infermiere sono 2 figure professionali ben distinte tra loro, il medico è responsabile dell'assistenza medica, l'infermiere, come dice il DM 739/94 Profilo Professionale "è la figura professionale RESPONSABILE DELL'ASSISTENZA INFERMIERISTICA" e in questo sta la competenza, l'autonomia e le responsabilità dell'infermiere che ne conseguono ). Credo che la tua tesi sia un valido argomento anche come punto di partenza per una presa di coscienza della realtà nella quale la nostra figura professionale si trova a dover lavorare, finchè gli infermieri continueranno a sottostare all'idea che il medico è il "capo" e l'infermiere un mero esecutore di "ordini" specialmente di natura pratica, l'autonomia che la nostra professione ha acquistato soprattutto in questi ultimi anni verrà meno, anche perchè di questa presunta autonomia noi ne rispondiamo anche in ambito legale (e non frega a nessun giudice se l'errore compiuto dall'inferm. è stato fatto a seguito di un ordine del medico, perchè oggi l'infermiere dovrebbe conoscere il proprio ruolo, le proprie responsabilità e di conseguenza cosa ci si aspetta dalla propria figura professionale).
Per quanto riguarda la contenzione fisica: la contenzione necessita dell'approvazione del medico poichè è un atto inteso come come "atto terapeutico" nel senso che ha lo scopo di tutelare l'incolumità del pz o prevenire che il pz stesso nuoci a sè stesso e/o ad altri, di fatti, per legge, prevede una prescrizione medica che indichi lo scopo dell'atto, la durata della contenzione stessa, e anche il parere positivo del pz stesso o dei parenti per esso( tranne in pz con TSO)...se vengono meno questi elementi si rischia una denuncia per sequestro di persona, abusi di mezzi di correzione e disciplina, matrattamenti e lesioni personali, delle quali l'infermiere risponde personalmente in quanto sono sentenze di condanna a livello penale.
In bocca al lupo per la tesi che ripeto secondo me, è un ottimo argomento.