Pienamente d'accordo con te, ma sembra che questa iperattivita' non li renda capaci di apprendimento...come dire...il movimento e la attivita' continua non gli consentono di fermarsi, anche se per poco , ad approfondire e conoscere meglio quello che li circonda.
Ovviamente non e' il medicinale che risolve il problema, non e' sedandoli che migliori la situazione. Tutt'altro. Pero' in alcuni bambini i sintomi non sono relativi solo all'ambiente famigliare o sociale che li circonda..spesso non ci sono situazioni di disagio anzi sono amati e seguiti. L'iperattivita' e' una sindrome medica che c'e' sempre stata, ma non veniva vista come tale, erano solo bambini molto vivaci...il problema e' che la vivacita' e' spesso prettamente fisica e non mentale e tutto proprio a discapito dello sviluppo di analisi e di cognizione.
Ripeto, sono d'accordo che i medicinali non sono assolutamente adatti, ma questo disagio infantile deve essere tenuto sotto controllo per potergli permettere di sviluppare meglio le capacita' intellettive. Non ho una soluzione e non ho idea di quale possa essere purtroppo.
I bambini sono la nostra speranza ...devono essere invogliati ad imparare e conoscere e purtroppo che essi siano iperattivi o no, sicuramente il nostro attuale modo di vivere non e' salutare per loro.
Spero che il Ritanil venga usato con cognizione di causa e solo se strettamente necessario (anche se ho poca fiducia negli operatori che si occupano di questi problemi, proprio perche' spesso non sono preparati alle nuove situazioni e condizioni psicologiche dell'infanzia).
Ciao